Come saprete, recentemente mi sto dedicando all’organizzazione della FroggyCon, la prima convention dei giochi di ruolo e delle rane cosmiche, che si svolgerà il 29 Aprile 2023 a Milano. Erano diversi anni che mi sentivo di dover organizzare una convention, perché esattamente come nel caso del mio forum, non mi sono mai trovato bene in nessuno spazio organizzato da altri. Tuttavia nonostante questo desiderio non l’ho mai organizzata finora perché mi mancavano due cose:
- Le conoscenze logistiche per farlo,
- Una chiarezza di visione riguardo all’attività di gioco che mi interessa promuovere.
Il primo ostacolo è stato superato quando ho visitato la Total Party Kon! a Novembre 2022 e, oltre a trovarmi benissimo, ho visto come una convention di nicchia si potesse organizzare a basso costo e avere una discreta affluenza. Alcuni degli organizzatori della TPK sono miei amici e si sono offerti di aiutarmi a fare lo stesso per la FroggyCon.
Il secondo ostacolo l’ho superato, dopo aver portato CY_BORG nella mia ludoteca di Helsinki, quando mi sono ritrovato a spiegare ad alcuni frequentatori perché portassi alle volte sessioni percepite come “old-school” e a volte no – insomma, quale fosse il filo conduttore della mia attività ludica.
Sono emersi questi tre principi, che poi sono diventati il manifesto della FroggyCon.
Situazioni aperte – per cui da ogni giocata emerge qualcosa di unico e originale che è una sorpresa per tutti i partecipanti, da scoprire operando attraverso il sistema, senza bisogno che qualcuno inventi o guidi una storia, o che la si produca tramite contrattazione.
Conseguenze significative di ogni decisione presa dai partecipanti, ovvero ascoltare e integrare i contributi degli altri, assicurandoci che le scelte di ciascuno abbiano un impatto evidente e determinante sulla partita. Questo principio è quello che a volte chiamiamo “agency” o “agentività”.
L’effetto farfalla, grazie al quale le più piccole azioni e decisioni, attraverso semplici regole, possono causare sul lungo termine risultati imprevedibili, ma chiaramente frutto di quanto fatto in precedenza. Questo principio possiamo anche chiamarlo “caos matematico” o “risultati emergenti”.
È importante spiegare che questi principi non sono ortogonali ma sono invece fortemente interdipendenti. Nessuno può esistere senza gli altri. Si potrebbero riassumere con il concetto di “giocare per scoprire” (play to find out) popolarizzato da Apocalypse World, se non che il significato di questa frase è stato a mio parere distorto nell’uso a tal punto da non essere più per me recuperabile.
Ci tengo anche a precisare che questi principi non sono il mio stile di gioco o delle mie preferenze. Sono per me condizione necessaria per giocare di ruolo in maniera soddisfacente e fruttuosa, in maniera attiva e non semplicemente partecipativa, dove il risultato del giocare è sia frutto della presenza di queste persone e non di altre, che l’intersezione dinamica ed emergente dei loro contributi.
I principi commentano il giocare più che i giochi come manuali, e si applicano a qualunque gioco di ruolo – non è un tentativo di dividere i giochi tra “buoni” e “cattivi”. Sono un riassunto di cose che ho imparato sul gioco di ruolo negli ultimi due anni, e nulla di questa esperienza mi ha mostrato che siano cose che si limitano a me – tutt’altro, si applicano potenzialmente a chiunque, ed è anche per questo che ho deciso di cercare di diffonderli e spiegarli, in maniera che altre persone possano giovare delle scoperte che ho fatto.
Vorrei andare più a fondo in ciascun principio in una serie futura di articoli. Per ora, spero che questa spiegazione vi sia stata utile nel chiarire il mio pensiero.
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